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venerdì 12 ottobre 2012

Tim Burton Special 2: Batman

12:15

Titolo originale: id.

Anno: 1989

Durata: 121 min.

Trattandosi, questa volta, di un film tratto da un fumetto, la precisazione è d'obbligo. Non ho mai letto nessun fumetto di Batman, nemmeno per caso, il mio giudizio quindi sarà solo riferito al film, senza fare confronti col supereroe disegnato.

Detto ciò, ecco la trama, per i pochi che non la conoscessero: Bruce Wayne (Michael Keaton) è un ricco abitante di Gotham City, rimasto orfano da bambino che ora vive con il maggiordomo Alfred e di notte indossa i panni dell'eroe senza poteri che libera la città dal crimine. Crimine che in questo caso porta il nome di Joker (Jack Nicholson), un folle dal volto sfigurato dall'acido che cerca in più modi di intossicare e quindi uccidere la popolazione di Gotham City.

Dico da subito che in questo film ho trovato solo due difetti rilevanti: il primo è il doppiatore italiano di Bob, 'assistente' di Joker, e il secondo sono i capelli di Michael Keaton che nun se possono vedè.
 
 
 
 
 
Per tutto il resto, mi è piaciuto un sacco!

Intanto, la scenografia. Non mi soffermerò molto, diciamo solo che l'Academy nel 1990 ha premiato il film con un Oscar per la miglior scenografia, curata da Anton Furst. Chapeau, Mr Furst, ha creato una Gotham magnifica.
 
 
 
 
 

Dopodichè, la musica. Io amo le canzoni di Prince a prescindere, ma in questo contesto erano semplicemente perfette, io non avrei mai potuto avere un'idea così geniale! A parte le scene con le canzoni di Prince, appunto, il resto della colonna sonora è opera di Danny Elfman, che ha degnamente mantenuto alto il livello.

Non parlo spesso di inquadrature perchè non sono un tecnico (una tecnica? Esisterà?) e non posso fare discorsi troppo particolareggiati, ma in questo film le ho amate tutte quante: il dettaglio della roulette, il primissimo piano di Bruce che indossa la maschera dopo che ha rivelato a Vicki Vale (Kim Basinger) il suo segreto..in generale, però, ho amato tantissimo tutte le entrate in scena di Batman, il motivo è oresto detto. Una caratteristica che amo dei film è la credibilità, di solito, ma quando guardo un film che parla di supereroi quello che mi piace è la spettacolarità: ingressi trionfali, grandi scene d'azione, mi piace che tutto sia 'epico' e mi faccia pensare 'Oh che figo!'. Ecco, qui succede, sempre. Questo pipistrellone gigante che scende dall'alto con il mantello spiegato, sparisce silenziosamente da un momento all'altro, ma anche solo l'inquadratura della saracinesca che sale e dietro spuntano tutti i poliziotti..è tutto una figata, non c'è niente da fare.

E gli attori! Gli attori! Già Michael Keaton mi è piaciuto, con quella smorfia sempre imbronciata con gli angoli della bocca all'ingiù alla Stallone, è bravo, davvero. Poi c'è un ADORABILE Michael Gough (Alfred). Non so se sia il personaggio in sé ad essere così, ma questo Alfred era di una dolcezza surreale, e il contrasto tra lui e Batman, sempre un po' cupo, è bellissimo. Ma Jack Nicholson, sul serio..non esistono parole per definirlo. Ho scelto di vedere questo film (di mio non amo i film con i supereroi) solo perchè nel cast il suo nome spiccava come una scritta al neon, e lui naturalmente non mi ha smentita. Divino, c'è poco da fare. Una presenza fisica, impressionante, una mimica facciale che non ha descrizioni all'altezza. Il trucco di Joker infatti è minimale, bastava la sua espressione, e già vedevi chiaramente tutta la follia. Mi ha fatto tanto ridere, non perchè lui fosse ridicolo, ma solo grazie ad una sceneggiatura davvero interessante, molto molto divertente a tratti, arricchita da una recitazione unica come la sua. Splendido.






'C'è qualcuno che sa dirmi in che razza di mondo stiamo vivendo? Dove un uomo si traveste da pipistrello? E si frega tutta la mia stampa?..Questa città ha bisogno di un clistere!'



Di Batman, poi, ho amato molto una faccenda, che mi ha ricordato il primo Spiderman della trilogia di Sam Raimi: il rapporto inizialmente controverso tra Batman e la popolazione/le forze dell'ordine. È uno dei buoni, è IL buono, ma non buonista, al punto che la gente non sa se riconoscerlo come tale o temerlo. Questo rende le cose meno scontate ed è un po' idealista: il bene non sempre viene compreso o colto, a volte è talmente ben celato da dimostrare chiaramente che non agisce per ottenere qualche gratificazione in cambio, ma solo per il bene in sé.

Bella utopia, ma soprattutto bel film.


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