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mercoledì 12 settembre 2012

Tim Burton Special 1: Il mistero di Sleepy Hollow.

11:14

Titolo originale: Sleepy Hollow

Anno: 1999

Durata: 109 min.

Tratto dall'omonimo romanzo di Washington Irving.

La storia, a grandi linee, è la seguente: Siamo nella New York del 1799, dove Ichabod Crane fa il detective. Un detective inusuale per l'epoca, fissato con razionalità e metodi scientifici non molto apprezzati dai suoi superiori, che per questo decidono di mandarlo a Sleepy Hollow, villaggio a nord di New York dove hanno avuto luogo strani omicidi. Toccherà a Crane il compito di indagare e di confrontarsi con le superstizioni del luogo. Per i cittadini, l'assassino è un cavaliere senza testa..

E la mia idea, sempre a grandi linee, è la seguente: che filmone.

È difficile tentare di elencare tutte le cose che mi sono piaciute in questo film in modo ordinato.

L'inizio è qualcosa di visivamente splendido, elegantissimo. Il primo omicidio del cavaliere senza testa, la nebbia, la carrozza, la ceralacca della lettera..esteticamente è una meraviglia. (E io devo usare meno avverbi.)

Il personaggio di Ichabod Crane è uno dei miei preferiti di sempre. È facilmente suggestionabile, spesso a disagio, razionale e 'scientifico' ma solo fino ad un certo punto, imbranato, romantico, un po' puerile, sicuro di sé ma puntualmente smentito nelle sue convinzioni, ancora ferito da un' infanzia sbagliata.
 
 
 

Il tutto condito da Johnny Depp, che è tutto dire. Di lui parlerò a parte, più avanti. Di questo personaggio, Johnny ha detto di averlo sviluppato basandosi su 3 personaggi, uno dei quali è Angela Lansbury. Devo commentare quanto sia figo tutto ciò?

Un film ambientato in un piccolo villaggio può considerarsi riuscito quando lo spettatore si sente un abitante come gli altri. E a me è successo, da subito. Nella prima inquadratura, quando Ichabod arriva a Sleepy Hollow, il mio primo pensiero è stato: 'Che meraviglia.' Il villaggio è bello da morire, l'atmosfera è sempre cupa, gotica, burtoniana fino al midollo. Ma è splendido, tutto quanto. Non per niente parliamo di un film che si è portato a casa un Oscar per la miglior scenografia, meritatissimo.
 
 
 
 
 

In questa atmosfera così grigia, spicca la figura di Kathrina Van Tassel (Christina Ricci), bionda, angelica, dolce, chiara, perfino il suo cavallo è bianco. Il contrasto non potrebbe venire meglio, calza perfettamente.
 
 
 

E i dialoghi? Perfetti, esilaranti. Ichabod sulla scena del crimine, a ricostruire la dinamica e a cercare la testa è splendido. Ho riguardato la scena più volte e ogni volta ho riso di gusto. A tratti forzati, soprattutto nelle scene romantiche, ma ci sta, perchè rimane una favola gotica, non di un film realistico.

Lo svolgimento dell'indagine non è mai noioso, l'azione e gli omicidi non sono violenti, non nel senso stretto (ci sono comunque una marea di teste che volano), e gli attori hanno dato tutti una bella prova di bravura. La risoluzione del giallo è intelligente, niente è lasciato al caso, non rimangono questioni in sospeso e tutto si chiarisce.

Tranne una cosa, per me.

Esistevano i gessetti rosa, nel 1799?

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