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mercoledì 5 giugno 2013

Non solo horror: V per Vendetta

21:51

Titolo originale: V for Vendetta
Anno: 2005
Durata: 128 min
Trailer: 




Avete presente quella sensazione che spinge a vedere un film perchè quel film sembra avere 'qualcosa'? Non sempre ben identificato, ma una specie di aspettativa vagante sopra il suo titolo e la sua fama.
Per me 'V per Vendetta' era quel film.
Anche se onestamente non sono sicura di aver trovato quel 'qualcosa'.

L'argomento stavolta è l'anarchia. Anarchia che porta il volto di V. O meglio, di Guy Fawkes, dato che V -il nostro protagonista- indossa per tutto il tempo una maschera. In una Londra oppressa da un governo filonazista, V desidera ridare la speranza ai cittadini e sistemare quello che non va nel sistema, con azioni simil-terroristiche. Sarà l'incontro con Evey a rendere il tutto ancora più interessante.



Partiamo: io sono un'antianarchica. Ma di quelle potenti. Ma d'altra parte adoro gli idealisti, mi fanno sognare un mondo di arcobaleni e unicorni felici. Quindi, il personaggio che vedete qui sopra in tutta la sua espressività ha un suo perchè, è carismatico.
E quanti di voi sperano che alla fine lui si redima e mostri il suo viso, sappiate già che no, non lo vedrete.
Questo implica che per rendere giustizia al povero Hugo Weaving il film va quantomeno visto in lingua. Altrimenti al posto suo potevano anche metterci uno spaventapasseri e per noi niente cambiava.
Ma soprattutto, guardate il film in lingua perchè il doppiatore dice le frasi più interessanti ad una velocità supersonica e se ve lo vedete in inglese almeno vi aiutate coi sottotitoli.

Il suo obiettivo è distruggere il palazzo del Parlamento il 5 di novembre, esattamente come aveva tentato di fare l'uomo che gli presta il volto. E comunica le sue intenzioni attraverso un video che lui riesce a far passare in tutte le tv. Se il povero Mandarino di Iron Man 3 avesse avuto la stessa fortuna, ricorderemmo un film diverso.

Quindi, ecco cosa ho amato. V, anche col grembiulino che lo rendeva più umano. La Portman, che ormai è una garanzia. La fine del film, con tutti i faccioni uguali che lo sapete che a me piacciono gli ingressi in scena fighi e quello, perdinci se lo era.

Non mi sono piaciuti i dialoghi, però.
Se partite da un fumetto almeno non lasciatemi dei dialoghi che sembrano tutte frasi per la Smemoranda. Allungate, argomentate, migliorate.
O quantomeno girate un remake con anche gli sbam e i bum. Che di materiale che fa sbam e bum ce n'è.


Complessivamente, non rientro nella cerchia di coloro che lo considerano un supercult, ma nemmeno mi ha schifata.
Non mi piacciono queste vie di mezzo, no.

AH. E che tu sia maledetta, Natalie Portman. Per essere figa anche da pelata. Che tu sia maledetta.

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